Questo progetto si è protratto per quasi tre anni (dallo scavo, alle analisi e alla pubblicazione dei risultati), e si è cercato di rispondere a molte domande sull’archeologia di Padova antica: si potevano datare con tecniche radiometriche i primi livelli abitativi di Padova? Dove si fabbricavano le ceramiche usate nei primi tempi della città? I vasi conservavano tracce di quanto gli antichi mangiavano e bevevano? Come erano organizzati il lavoro dei lapicidi e dei metallurghi, e i reticoli commerciali che tali attività sostenevano?
La sfida è stata quella di cercare le tracce del sorgere di una intera città con uno scavo dilazionato nel tempo e in assoluto riduzionista, essendo il cuore dei dati incentrato su due metri cubi di deposito archeologico, nel quale erano tuttavia celati un sorprendente insieme di vasi ceramici e resti di installazioni e pratiche metallurgiche.
I dati di scavo e lo studio formale dei reperti, sia artificiali sia biologici, sono stati integrati con una nutrita serie di approfondimenti analitici.