• Gli ultimi giorni di un'invasione rivissuti attravero i resoconti dei documenti ufficiali.
  • Attento studio di un periodo storicamente determinato e a tutt'oggi strutturalmente operativo, che interessa il Veneto e il Friuli e che ci accompagna alla comprensione del rinnovamento politico-amministrativo, giuridico, socio-economico e civile maturato in breve tempo in quegli anni.
  • J. W. Mario visse da vicino come infermiera, giornalista, patriota fervente tutte le battaglie del Risorgimento italiano frequentando o mantenendo corrispondenza epistolare con i diversi protagonisti delle lotte per l'unità d'Italia. Conoscenza diretta che riversò nella stesura di documentate biografie, come questa. La vita del medico e politico lombardo (1812-1886) si basa su una ricca e varia documentazione, contestualizzata nella storia d'Italia. La Mario ne ripercorre tutte le tappe della vita, dalle Cinque giornate all'esilio, dalla cospirazione alle guerre per l'Italia vissute organizzando, medicando, assistendo, gestendo come segretario generale della dittatura i primi provvedimenti nelle Due Sicilie liberate da Garibaldi, sino agli scranni parlamentari di opposizione al governo dopo l'Unità, e alle grandi inchieste sociali.
  • Il volume raccoglie una serie di saggi dedicati alla ricerca sulla borghesia europea tra Otto e primo Novecento, nei quali si esplorano i rapporti dell’uomo moderno con il mondo alpino sin dal momento in cui l’alta montagna esercitò il suo fascino su un collettivo sociale. I contributi di studiosi di cinque paesi europei, spaziano dai primordi dell’alpinismo, legati all’estetizzazione ed allo studio scientifico delle Alpi, fino alla “politizzazione della montagna” e alla strumentalizzazione ideologica dei sodalizi alpini.
  • Vita civile, sociale e religiosa del paese di Barbisano, in comune di Pieve di Soligo (Treviso), attraverso l'Ottocento e il Novecento.
  • Le autrici immaginano che il narratore del libro sia il fiume Meschio, che attraversa da nord a sud l’abitato di Vittorio Veneto, formato dalle due città di Ceneda e Serravalle. Nel volume si esaminano i molteplici aspetti della storia di queste località: geografico, storico, artistico, letterario e religioso, inserendoli e rapportandoli ad un più ampio contesto nazionale. Le scrittrici, dando voce al Meschio, hanno descritto tutti gli aspetti della vita antica e moderna sviluppatasi sulle sue sponde e all’intorno, mettendo in risalto la presenza di chiese, palazzi e musei, descrivendo Vittorio Veneto come la città-giardino ai piedi delle Prealpi bellunesi e del Cansiglio.
  • Miscellanea di studi in occasione dell'80° compleanno di Aldo Stella promossa da Giorgio Cracco, Elisabeth G. Gleason, Giulio Guderzo e Paolo Pecorari con il patrocinio dell’Accademia Olimpica di Vicenza. Saggi di Giuseppe Galasso, Danilo Veneruso, Giorgio Fedalto, Gregorio Piaia, Lech Szczucki, Giovanni Zalin, Fiammetta Bada, Gino Benzoni, Marion L. Kuntz, Karl-Heinz Ludwig, Rainer Wohlfeil, Margaret L. King, John Tedeschi, Angelo Turchini, Annibale Zambarbieri, Isabella Superti Furga, Pier Cesare Ioly Zorattini, Giovanni Silvano, Luciana Morassi, Paolo Marangon, Paolo Pecorari, Paolo Simoncelli, Maurizio Reberschak, Mario Richter.
  • Raccolta di memorie dei dodici anni di Rettorato del prof. Luciano Merigliano, in un periodo delicato e importante per l'Università.
  • La diffusione, nel XII e XIII secolo, delle opere di Aristotele nelle università e nelle cerchie d’alta cultura dell’Occidente europeo promosse una svolta densa d’implicazioni e di conseguenze nella storia della civiltà del medioevo. Avanzarono conoscenze della medicina, dell’astronomia e delle matematiche, discipline che nel giro di qualche decennio, sotto il nome di filosofia o filosofia naturale, entrarono a far parte degli insegnamenti impartiti nelle facoltà universitarie delle arti, e questa trasformazione interessò anche l’ambiente dello Studio di Padova. I saggi riuniti in questo volume riguardano grandi esponenti della cultura del Tre e del Quattrocento, che furono collegati in modi diversi con l’università di Padova e con le sue tradizioni di ricerca e insegnamento.
  • Saggi di storia civile, sociale e religiosa del paese di Giavera del Montello e di storia dell'arte e dell'architettura della vecchia chiesa parrocchiale
  • Le strutture pubbliche volte alla reclusione sono conosciute a Venezia a partire dal XII secolo. La gestione della «prexon» si reggeva su un poderoso apparato che, sotto la direzione della magistratura, svolgeva mansioni burocratiche, di gestione dei reclusi, di ristrutturazioni, di assistenza economica e spirituale ai prigionieri, et similia. Ma quali erano davvero le condizioni di vita nelle prigioni veneziane?
  • Il volume ci presenta quali erano le condizioni di vita nelle prigioni veneziane: strutture pubbliche finalizzate alla reclusione conosciute a partire dal XII secolo. I soggetti rinchiusi erano criminali condannati a pena detentiva, debitori inadempienti, prigionieri di guerra, i sospettati di gravi reati, i catturati in flagranza di reato nell’attesa del processo o dell’esecuzione di pena diversa. La gestione della «prexon» si reggeva su un poderoso apparato che svolgeva mansioni burocratiche, di gestione dei reclusi, di ristrutturazioni, di assistenza economica e spirituale ai prigionieri, ecc.
  •  Fin dai primi secoli dell'insegnamento universitario a Padova, fra gli allievi figurano studenti istriani, che testimoniano la continuità dei rapporti fra l'Istria e l'Università patavina. In particolare durante il dominio della Serenissima (1601-1797), gli scolari istriani che volevano frequentare corsi universitari erano obbligati, in quanto sudditi veneti, a frequentare lo Studio padovano, unica università della Repubblica. Al di là del suo valore storico-documentario questo volume vuol essere un giusto e  doveroso riconoscimento della fitta trama di relazioni culturali che nel corso dei secoli si è venuta costituendo fra l'Università di Padova e le popolazioni dell'Istria e di Fiume.
  • Trascrizione del Catalogo manoscritto e schede dei volumi del fondo Marsili (opere già appartenute a Giovanni Marsili, prefetto dell'Orto dal 1760 al 1794) che oggi appartengono alla Biblioteca dell'Orto Botanico. Aprono il libro quattro saggi che riassumono la genesi e il destino della biblioteca Marsili e che inquadrano la sua figura quale emerge dall'esame dei suoi libri.
  • Prima edizione integrale del memoriale scritto da Giuseppe Gola probabilmente subito dopo la fine del suo rettorato, che può aiutare a capire meglio l'epoca difficile e pericolosa che il rettore Gola, l'Università, l'Italia hanno attraversato negli ultimi anni della seconda guerra mondiale, raccontata da un testimone diretto non privo di passioni. Un'appendice documentaria completa il volume.  

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