• Agili profili biografici di personaggi illustri del Novecento nati o vissuti nella Marca trevigiana.
  • Memorie popolari e vecchie tradizioni nella mappa toponomastica trevigiana e alcune curiosità che permettono di formulare nuove ipotesi etimologiche.
  • Saggi di storia civile, sociale e religiosa del paese di Giavera del Montello e di storia dell'arte e dell'architettura della vecchia chiesa parrocchiale
  • La prima pubblicazione organica dedicata alla storia, alla vita civile, sociale e religiosa del comune di Monfumo, nei colli Asolani (Treviso).
  • Vita civile, sociale e religiosa del paese di Barbisano, in comune di Pieve di Soligo (Treviso), attraverso l'Ottocento e il Novecento.
  • Organica serie di studi e documenti: due moderni contributi introduttivi (G. Zordan e G. M. Varanini) e due "classici" studi (H. Denifle e A. Marchesan) arricchiti da documenti del tempo in latino con relativa traduzione in italiano. Un riferimento obbligato per conoscere una parte della storia di Treviso.
  • Miscellanea di studi in occasione dell'80° compleanno di Aldo Stella promossa da Giorgio Cracco, Elisabeth G. Gleason, Giulio Guderzo e Paolo Pecorari con il patrocinio dell’Accademia Olimpica di Vicenza. Saggi di Giuseppe Galasso, Danilo Veneruso, Giorgio Fedalto, Gregorio Piaia, Lech Szczucki, Giovanni Zalin, Fiammetta Bada, Gino Benzoni, Marion L. Kuntz, Karl-Heinz Ludwig, Rainer Wohlfeil, Margaret L. King, John Tedeschi, Angelo Turchini, Annibale Zambarbieri, Isabella Superti Furga, Pier Cesare Ioly Zorattini, Giovanni Silvano, Luciana Morassi, Paolo Marangon, Paolo Pecorari, Paolo Simoncelli, Maurizio Reberschak, Mario Richter.
  • Pietro Bertolini (1859-1920) sindaco di Montebelluna, poi deputato di Treviso, Sottosegretario di Stato, Ministro dei Lavori Pubblici, Ministro delle Colonie, Se­natore del Regno, economista e docente universitario, fu uno dei principali protagonisti dell’Italia liberale nata dal Risorgimento, che concluse la sua promettente parabola con la prima guerra mondiale all’insorgere del Fascismo. Fu anche il precursore inascoltato del decentramento regionale in chiave federalista e un attivo fautore di riforme decisive (fu lui a perfezionare il sistema scolastico e quello previdenziale, a nazionalizzare le Ferrovie e a istituire con Giolitti il suffragio universale). Si distinse anche come negoziatore diplomatico negli incontri internazionali seguiti alla conquista della Libia e poi alla Conferenze della Pace di Versailles di cui fu uno dei principali protagonisti dopo la conclusione della prima guerra mondiale, che il previdente statista aveva cercato invano di evitare.
  • Il volume ci presenta quali erano le condizioni di vita nelle prigioni veneziane: strutture pubbliche finalizzate alla reclusione conosciute a partire dal XII secolo. I soggetti rinchiusi erano criminali condannati a pena detentiva, debitori inadempienti, prigionieri di guerra, i sospettati di gravi reati, i catturati in flagranza di reato nell’attesa del processo o dell’esecuzione di pena diversa. La gestione della «prexon» si reggeva su un poderoso apparato che svolgeva mansioni burocratiche, di gestione dei reclusi, di ristrutturazioni, di assistenza economica e spirituale ai prigionieri, ecc.
  • Studio dedicato al completamento architettonico del XIX secolo della fabbrica di San Nicolò (la chiesa più grande della città di Treviso), che si configura come diretta continuazione storica, architettonica e 'materiale' del cantiere trecentesco lasciato interrotto dalla comunità domenicana.
  • Una rigorosa indagine storica-architettonica su un edificio medievale immeritatamente ancora poco conosciuto.
  • Tascabile d'avventura e fantascienza per una spy-story fuori dal comune.
  • Affettuosa ma penetrante critica dell'immagine che i trevigiani danno di sé a chi, pur inserito nel tessuto sociale della città, non può vantarne i natali.
  • Una storia giocata sul contrasto chiaroscurale del pensiero e del sogno. Brevi incontri di strada, sfondi agresti e urbani, veloci dialoghi che intrecciano di realtà il sostrato onirico della narrazione in una continua ambiguità tra immaginario e reale.
  • Dalla Prefazione di Manlio Cortelazzo:  "La parte centrale di questo poemetto, di cui non si può negare l'originalità, è costituita da un lungo e fitto dialogo tra un sacrestano (il nònsolo del titolo) - trent´anni di vita dura e sempre eguale - e un Gesù Cristo venetizzato, estremamente cauto nei giudizi e bonario nel tratto, sempre preoccupato di non offendere il suo interlocutore. (...) Il poemetto è un banco di prova di quanto può fare il dialetto, anche in confronto con l´italiano: e il paragone non è sempre a suo sfavore".

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