• Opera d'esordio per un appassionato dello scrivere lineare e pulito come Fulvio Rizzato. I giovani protagonisti alternano progetti e aspettative ma alla fine saranno costretti a rivedere le loro mete finali. Un libro sano, piacevole, che non ha paura di raccontare la forza e al tempo stesso la debolezza delle buone intenzioni.
  • Esaurito
    La pubblicazione del memoriale dell’abate Zilianti è di particolare valore sia per la storia di Lendinara, sia per il Santuario lendinarese ma anche per la Congregazione di Monte Oliveto. È un ricordo eroico di come la vita monastica non è un semplice ritiro ma un andare più a fondo, fino al cuore della storia. Zilianti subì interrogatori, un processo presso un tribunale tedesco, sventò negli ultimi giorni di guerra una strage di civili da parte dei fascisti e ricevette la stima dei lendinaresi, venendo riconosciuto come «amico dei partigiani».
  • Edizione bilingue italiano/inglese. Voluto dall’Associazione Caffè Trieste, ripercorre la storia e l’arrivo del caffè in Europa e a Trieste, arricchendo la lettura con aneddoti e curiosità. Ci guida alla ri-scoperta del caffè e degli uomini che con le loro aziende l'hanno reso celebre, e alla sua degustazione, anche fornendo consigli utili per la sua preparazione. Una sezione finale è dedicata a tre itinerari alla scoperta del turismo legato al caffè a Trieste e nei dintorni, a piedi e in bicicletta.
  • Le fotografie offrono inquadrature e dettagli mai banali che spesso sfuggono ai turisti e ai passanti. Il libro è un invito ad aprire gli occhi su particolari che a volte sfuggono a uno sguardo distratto: è la riscoperta di cose familiari che riservano spesso straordinarie sorprese e che faranno innamorare gli osservatori più attenti e sensibili. Testo in italiano e in inglese.
  • Racconta l’anima dell’Africa descrivendo per immagini le atmosfere, la luce, il colore e il significato della vita in occasione di un viaggio fotografico di tre giorni sulle rive dello Zambesi. Dalla collaborazione dei tre fotografi è nata un’opera che è un misto di immagini, notizie e informazioni. Oltre alle fotografie e alla loro descrizioni, c'è un vademecum per indicare quali itinerari seguire e quali accorgimenti adottare per vivere al meglio un’esperienza unica in Zambia, terra straordinariamente bella quanto selvaggia, in cui vivono 71 tribù e si parlano 72 dialetti diversi. Testo in inglese.
  • Atti del pomeriggio di studio organizzato nel 2013 in occasione del centenario della nascita e del decennale della scomparsa di Paolo Sambin, un maestro dentro le aule universitarie e fuori. Quello che ne emerge è il ritratto di uno studioso e di un uomo al servizio degli altri, impegnato sia nel campo civile (politico e della Resistenza) sia nel mondo ecclesiale. Veniamo a contatto con l’umiltà del cristiano e l’umiltà dell’uomo di scienza, profondamente consapevole della fragilità di ogni nostra indagine – destinata a essere superata, inevitabilmente, dal lavoro di chi seguirà – e, insieme, della sua necessità. Il volume è inoltre arricchito dall’affettuosa intervista rilasciata nell’estate del 1993.
  • L'autore, attraverso la riscoperta del passato della mamma Marcella, giovane interprete di Cabiria bambina, allarga la memoria alla descrizione dei luoghi, dei costumi, dei rapporti familiari e dei canoni sociali, permettendoci di sbirciare curiosando all’interno del nascente cinema muto, la ‘settima arte’, dalla quale si dichiara vinto anche il ‘vate’ D’Annunzio.
  • Mai domo

    14,00
  • La sveglia

    12,00
    La vita di Maddalena è in questo libro: dov’è nata, com’era la sua famiglia, che bambina era e tanto altro – dalle botte di suo padre alla fuga da casa a 16 anni, dal primo amore ai tradimenti, fino a suo figlio –. E poi racconta della “sveglia”, che le ha sconvolto la vita con un risveglio troppo duro. Noi come ce la saremmo cavata al posto suo? Saremmo stati più bravi? Più forti? Più in gamba di lei? Avremmo capito di più? Certo non possiamo saperlo, perché immaginare le cose non è mai come viverle.
  • Il pericolo di essere dei burattini in un contesto dove prevale la superficialità e la finzione sui nobili sentimenti. Per acquisti contattare giorgioprati2016@gmail.com,  ligiroberto@gmail.com o ramusio@ramusio.it Il ricavato sarà interamente devoluto all'Associazione ADVAR Onlus - Assistenza a domicilio e in hospice - Treviso.    
  • Volume dedicata alla millenaria Pieve di San Pietro di Feletto, che costituisce uno scrigno prezioso di arte sacra e spiritualità cristiana, testimonianza ed eredità tra le più alte del Medioevo della Marca trevigiana: il corredo degli affreschi, ed in particolare la Biblia Pauperum costituita dal magnifico ciclo del Credo Apostolico, documentano in modo sublime la catechesi medievale e la teologia Aquileiese. La Pieve ci offre anche uno stimolante interrogativo: l’orientazione di un edificio sacro medioevale può essere stata scelta rispettando precisi criteri dettati dall’osservazione del cielo? Alcune risposte si possono trovare in questo saggio, che dimostrano come nell’età paleocristiana e nel Medioevo vi fosse la consuetudine di allineare l’architettura sacra verso il sorgere o il tramontare del Sole o della Luna in un punto significativo sull’orizzonte in date importanti per il costruttore, come nel giorno del patrono della chiesa o a una delle poche feste dedicate a Maria celebrate durante il Medioevo.     
  • “Zamposcritto” opera di due schnauzer gemelli che scrivono della loro visione della vita, del rapporto con l’uomo e col suo mondo, e in particolare con quello di Doc: il capobranco umano che li ospita e si prende cura di loro. Illustrato dai disegni di Mara Cattai.  
  • Il volume raccoglie gli atti del convegno di studi L’eredità di Morgagni, svoltosi nell’Aula Magna del Palazzo del Bo a Padova nel 2012, trecento anni dopo che Giovanni Battista Morgagni aveva inaugurato il suo insegnamento presso lo Studio di Padova con una prolusione in cui presentava il suo progetto anatomo-clinico, ribadendo che «non è possibile conoscere la natura e le cause di alcuna malattia senza la conferma delle sezioni cadaveriche». Il convegno si è svolto in due sessioni: la prima storica con sei contributi, e la seconda contemporanea con tre contributi.
  • Il contributo a quattro mani si pone l’obiettivo di dimostrare come il diritto di autodeterminazione sia una piena facoltà esercitabile da ogni singolo, come tale diritto non si possa subordinare a nessuna condizione e che lo Stato non possa ostacolarlo, salvo negare le proprie fondamenta. 
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