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Fin dai primi secoli dell'insegnamento universitario a Padova, fra gli allievi figurano studenti istriani, che testimoniano la continuità dei rapporti fra l'Istria e l'Università patavina. In particolare durante il dominio della Serenissima (1601-1797), gli scolari istriani che volevano frequentare corsi universitari erano obbligati, in quanto sudditi veneti, a frequentare lo Studio padovano, unica università della Repubblica. Al di là del suo valore storico-documentario questo volume vuol essere un giusto e doveroso riconoscimento della fitta trama di relazioni culturali che nel corso dei secoli si è venuta costituendo fra l'Università di Padova e le popolazioni dell'Istria e di Fiume.
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E' un taccuino di viaggio che non vuole essere una guida o un censimento delle cose da vedere in Sud Africa e neppure un libro fotografico, ma una piccola raccolta di curiosità e momenti vissuti dal fotografo. Documenta alcuni aspetti di un Sud Africa a volte inedito e a volte già conosciuto, ma mai banale.
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Perché alcune persone invecchiano con successo, attive e ricche di interessi, mentre altre ammalano e perdono la loro autonomia e voglia di vivere? La provincia di Treviso è prima in Italia per longevità femminile e al di sopra della media nazionale per longevità maschile. Cosa fa vivere più a lungo le donne trevigiane rispetto alla media delle italiane? Quanto questa maggiore longevità è libera da malattie?
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Omaggio all’altissima maestria lignaria di fra Giovanni da Verona e dei suoi confratelli intagliatori e intarsiatori attraverso l’analisi del coro, del leggio e della biblioteca dell’abbazia benedettina di Monte Oliveto Maggiore.
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Curato congiuntamente dal Dipartimento dei Beni Culturali: Archeologia, Storia dell’Arte, della Musica e del Cinema dell’Università di Padova, e dall’ISMEO- Associazione Internazionale di studi sul Mediterraneo e l’Oriente di Roma, rappresenta una continuazione ideale dell’impegno congiunto di archeologi italiani e iraniani nell’esplorazione della preistoria e delle protostoria di Sistan, uno dei nuclei storicamente più rilevanti della civiltà iraniana ai margini orientali dell’altopiano iraniano. In lingua inglese.
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Testo-Atlante che raccoglie la catalogazione della collezione anatomica dell’Istituto di Anatomia Patologica dell’Università di Padova, una delle collezioni di esemplari anatomici di Patologia Umana tra le più spettacolari al mondo. La collezione è un archivio biologico e un laboratorio di ricerca per molteplici studi, e raccoglie la patologia nella storia nell’era prebatteriologica e preantibiotica, quando alcune malattie erano incurabili e la diagnosi era per lo più raggiunta solo all’autopsia. Al saggio introduttivo dedicato alla Museologia in Anatomia Patologica, seguono 11 sezioni che raccolgono le foto in grande formato delle diverse patologie e le relative schede. Testo italiano/inglese.
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EsauritoVersione inglese del catalogo ragionato della collezione di quadri raccolta da Eugenio Balzan (1874-1953), ora di proprietà della Fondazione Balzan e in comodato al Comune di Badia Polesine. Queste opere esposte presso l’edificio che ospita il “Teatro Sociale Eugenio Balzan” appartengono ad un periodo tra i più belli per la pittura italiana a cavallo del ’900.
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Racconta l’anima dell’Africa descrivendo per immagini le atmosfere, la luce, il colore e il significato della vita in occasione di un viaggio fotografico di tre giorni sulle rive dello Zambesi. Dalla collaborazione dei tre fotografi è nata un’opera che è un misto di immagini, notizie e informazioni. Oltre alle fotografie e alla loro descrizioni, c'è un vademecum per indicare quali itinerari seguire e quali accorgimenti adottare per vivere al meglio un’esperienza unica in Zambia, terra straordinariamente bella quanto selvaggia, in cui vivono 71 tribù e si parlano 72 dialetti diversi. Testo in inglese.
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Affettuosa ma penetrante critica dell'immagine che i trevigiani danno di sé a chi, pur inserito nel tessuto sociale della città, non può vantarne i natali.
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Le fotografie offrono inquadrature e dettagli mai banali che spesso sfuggono ai turisti e ai passanti. Il libro è un invito ad aprire gli occhi su particolari che a volte sfuggono a uno sguardo distratto: è la riscoperta di cose familiari che riservano spesso straordinarie sorprese e che faranno innamorare gli osservatori più attenti e sensibili. Testo in italiano e in inglese.
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Il libro accompagna il lettore in un viaggio per immagini e parole nella presentazione delle Comunità religiose storiche di Trieste: cattolica, ebraica, serbo-ortodossa, greco-orientale e protestante in un racconto contemporaneo che ne valorizza la pacifica convivenza etnica e religiosa iniziata nel 1700. Ne vengono ripercorsi i luoghi, i riti, le usanze e i volti nella Trieste odierna, città incomparabile nel suo civile decoro del colloquio pacifico e del confronto interreligioso. Le singole Comunità si presentano, con un testo autonomo, in apertura della sezione a loro dedicata.
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Edizione bilingue italiano/inglese. Voluto dall’Associazione Caffè Trieste, ripercorre la storia e l’arrivo del caffè in Europa e a Trieste, arricchendo la lettura con aneddoti e curiosità. Ci guida alla ri-scoperta del caffè e degli uomini che con le loro aziende l'hanno reso celebre, e alla sua degustazione, anche fornendo consigli utili per la sua preparazione. Una sezione finale è dedicata a tre itinerari alla scoperta del turismo legato al caffè a Trieste e nei dintorni, a piedi e in bicicletta.
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In questo libro c’è tutta la vita di Anna Mancini Rizzotti, presidente dell’Associazione ADVAR, fondata nel 1988 per prendersi cura a domicilio dei malati sul confine della vita e delle loro famiglie. A questa è poi seguita la “Casa dei gelsi”, uno degli Hospice migliori d’Italia. Un libro che si legge tutto d’un fiato e che si rilegge traendone molto, perché molta vita ci consegna.
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Reportage di viaggio in una Tunisia a volte inaspettata: da un nord verdeggiante a un sud desertico, dove l'ospitalità è praticata quasi come un rito religioso.
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Il volume raccoglie integralmente gli Atti delle giornate di studio tenute a Padova e Chioggia il 10 e 11 ottobre 2014 in memoria del biologo Umberto D'Ancona