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  • Un racconto profondo che non vuole esprimere giudizi o sentenze ma soltanto raccontare, con grande delicatezza, le esperienze di un giovane ragazzo. Con la speranza di lasciare un messaggio.
  • In questo libro c’è tutta la vita di Anna Mancini Rizzotti, presidente dell’Associazione ADVAR, fondata nel 1988 per prendersi cura a domicilio dei malati sul confine della vita e delle loro famiglie. A questa è poi seguita la “Casa dei gelsi”, uno degli Hospice migliori d’Italia. Un libro che si legge tutto d’un fiato e che si rilegge traendone molto, perché molta vita ci consegna.
  • Un racconto biografico, un manuale di sopravvivenza, un insegnamento profondo, una visione ironica e originale della vita.
    Il viaggio di un’esistenza intensa e non sempre semplice, fatto di lunghe corse e infinite riflessioni che conducono il protagonista alla "sua" verità.
    Il messaggio è poetico, forte, intenso e anche divertente. Un linguaggio semplice e diretto, che cattura e conduce direttamente al traguardo delle infinite maratone sostenute e concluse dal protagonista/autore.
  • Il libro accompagna il lettore in un viaggio per immagini e parole nella presentazione delle Comunità religiose storiche di Trieste: cattolica, ebraica, serbo-ortodossa, greco-orientale e protestante in un racconto contemporaneo che ne valorizza la pacifica convivenza etnica e religiosa iniziata nel 1700. Ne vengono ripercorsi i luoghi, i riti, le usanze e i volti nella Trieste odierna, città incomparabile nel suo civile decoro del colloquio pacifico e del confronto interreligioso. Le singole Comunità si presentano, con un testo autonomo, in apertura della sezione a loro dedicata.
  • Il volume presenta un’analisi sistematica dei manufatti di scisto-clorite dell’età del bronzo conservati nei musei di Kerman e Jiroft, fornendo anche nuove informazioni sul contesto archeologico, la loro tipologia, lo stile e l’iconografia. Importanti approfondimenti sulla problematica della contraffazione e un’ampia bibliografia completano il volume.
  • Società letteraria di antica tradizione, fondata dal conte Gaspare Campo negli anni attorno al 1580. Lo studio di Bagatin, sulle orme del fondamentale contributo di Giuseppe Pietropoli (1986), fornisce un approfondimento delle figure e dei momenti salienti della vita dell’Accademia concordiana, nei suoi rapporti con la città di Rovigo e il territorio polesano.
  • Primo volume della neonata collana editoriale intitolata "Storia, etica e società". Sulla scorta di documenti inediti, l'autore dà conto dell'impegno profuso dai liberi muratori per la soluzione italiana della questione di Trieste, trovatasi in bilico, alla conclusione del confilitto, fra i mondi capitalista occidentale e comunista russo. Vengono illustrate le modalità complesse attraverso cui i triestini in grembiule si compattarono una volta ripristinata la libertà. Membri del Grande Oriente e di un troncone di Piazza del Gesù fecero qui ciò che fu impossibile replicare a livello nazionale, ossia superare invidie e discordie in nome dell'obiettivo comune: rivendicare l'italianità di una zona contesa. Viene altresì offerta una disanima chiara ed esaustiva delle manovre per realizzare l'ambizioso progetto di installare una Gran Loggia su un territorio privo di corpi massonici riconosciuti.
  • Nomi, risultati, luoghi, fotografie. Ritroviamo i 131 protagonisti (124 atleti olimpici, 5 atleti paralimpici, 2 atleti olimpici giovanili) che hanno segnato la fantastica storia dell’Italia del canottaggio: donne e uomini che hanno contribuito al medagliere olimpico e paralimpico nazionale con ben 45 sigilli (43 medaglie olimpiche, 1 medaglia paralimpica, 1 medaglia olimpica giovanile), conquistati tra la VII Olimpiade di Anversa 1920 e la XXXIII Olimpiade di Parigi 2024. Gesta e pagine di storia talvolta coperte dalla polvere del tempo ma fatte di passione per il canottaggio, di amore per la famiglia e il lavoro e la Patria. 
  • In collaborazione con l'Associazione Internazionale di Studi sul Mediterraneo e l'Oriente (ISMEO), l'Università di Zabol (Iran), il Museo Nazionale dell'Iran. Catalogo di un corpo omogeneo di vasellame risalente all'Età del Ferro e proveniente dall'area della città di Zanjan nel nord-ovest dell'Iran, oltre a reperti di un periodo più tardo.  
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