• Il volume presenta un’analisi sistematica dei manufatti di scisto-clorite dell’età del bronzo conservati nei musei di Kerman e Jiroft, fornendo anche nuove informazioni sul contesto archeologico, la loro tipologia, lo stile e l’iconografia. Importanti approfondimenti sulla problematica della contraffazione e un’ampia bibliografia completano il volume.
  • Il volume presenta in modo dettagliato i risultati delle campagne di scavo recentemente effettuate (2013-2018) sul sito della Terramara di Pilastri di Bondeno (FE), uno dei tanti villaggi arginati del II millennio a.C. che costellano la Pianura Padana e le tracce della sua complicata idrografia, qui “decifrata” in modo esauriente. Questo secondo Volume illustra una vasta gamma di reperti di scavo: al di là dell’abbondante inventario di frammenti di stoviglie in ceramica, vi compaiono strumenti in selce, oggetti finiti, semifiniti e scarti di lavorazione in palco di cervo, oggetti in selce scheggiata ed altre rocce levigate, strumenti e ornamenti in bronzo, elementi di collana in ambra. Contiene anche importanti informazioni sugli abbondanti resti animali (pesci inclusi) rimasti nelle rovine del villaggio, sui semi ed altri resti botanici recuperati dalle trincee di scavo. Gli studi dimostrano che la Terramara di Pilastri faceva parte di un reticolo di scambi e contatti di ampiezza insospettata, che potrebbe aver abbracciato l’entroterra Tosco-Emiliano, l’Europa centro-orientale, le sponde del Mar Baltico e la Sicilia.
  • Il volume presenta in modo dettagliato i risultati delle campagne di scavo recentemente effettuate (2013-2018) sul sito della Terramara di Pilastri di Bondeno (FE), uno dei tanti villaggi arginati del II millennio a.C. che costellano la Pianura Padana e le tracce della sua complicata idrografia, qui “decifrata” in modo esauriente. Questo studio è incentrato sullo scavo di uno dei più antichi laboratori ceramici della penisola tramite una accurata definizione degli spazi scavati, di come essi fossero diversamente utilizzati da punto a punto, e della sua cronologia, sia attraverso il radiocarbonio, sia mediante lo studio comparativo dei frammenti di vasi.
  • Contributo alla conoscenza della produzione della ceramica che ha avuto luogo nel quartiere ceramico di Padova, Ponte di Brenta, durante l’intero arco temporale della sua esistenza, fino alla sua estinzione tra gli anni ’80 e ’90 del secolo scorso.
  • Curato congiuntamente dal Dipartimento dei Beni Culturali: Archeologia, Storia dell’Arte, della Musica e del Cinema dell’Università di Padova, e dall’ISMEO- Associazione Internationale di studi sul Mediterraneo e l’Oriente di Roma, rappresenta una continuazione ideale dell’impegno congiunto di archeologi italiani e iraniani nell’esplorazione della preistoria e delle protostoria di Sistan, uno dei nuclei storicamente più rilevanti della civiltà iraniana ai margini orientali dell’altopiano iraniano. In lingua inglese.
  • Volume pubblicato in collaborazione con ISMEO - Associazione Internazionale di Studi sul Mediterraneo e l’Oriente, Serie Orientale Roma, nuova serie, n. 6

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