• Un racconto biografico, un manuale di sopravvivenza, un insegnamento profondo, una visione ironica e originale della vita.
    Il viaggio di un’esistenza intensa e non sempre semplice, fatto di lunghe corse e infinite riflessioni che conducono il protagonista alla "sua" verità.
    Il messaggio è poetico, forte, intenso e anche divertente. Un linguaggio semplice e diretto, che cattura e conduce direttamente al traguardo delle infinite maratone sostenute e concluse dal protagonista/autore.
  • Un racconto profondo che non vuole esprimere giudizi o sentenze ma soltanto raccontare, con grande delicatezza, le esperienze di un giovane ragazzo. Con la speranza di lasciare un messaggio.
  • Caterina Bonafini fu un soprano che godette notevole fama negli ambienti di corte e in quelli artistici d’Europa nel secondo Settecento. Questo libro ne ripercorre la carriera artistica (tracciandone l’intensa attività, nonostante la relativa  scarsezza di fonti documentarie) e la vita privata, dai debutti a Venezia alla relazione col duca Carlo Eugenio del Württemburg (che ispirò a Friedrich Schiller un personaggio per una sua opera), dalle molte rappresentazioni in molte città italiane alle corti di Varsavia e San Pietroburgo, sino ai soggiorni a Modena e a Venezia ove si fece apprezzare nella vita di società.
  • "Santi (e quasi) del Polesine" intende essere una ricognizione, un avvicinamento a figure ricche di suggestioni e di esemplarità. Lo studio accosta le fonti che riguardano i tre santi del medioevo e le cinque sante (o quasi) dell’età moderna e contemporanea, lumeggiando una bibliografia essenziale, da "servo di Dio", a "venerabile", a "beato", fino alla proclamazione più solenne. Guardandoli da vicino, si profilano i contorni di esempi di alta nobiltà d’animo e di singolare sacrificio, vividi nonostante la fuga degli anni e la distanza delle epoche che li videro fiorire. Il viaggio per accostarli è a più tappe nel tempo e nella società del Polesine alla ricerca della misura eccezionale con cui hanno improntato la loro esistenza.
  • Gabrielli fu uno degli "importatori" del gioco nato in Inghilterra e ne favorì la conoscenza con l’opera svolta nelle scuole e all’interno del movimento ginnastico nazionale. Scrisse il primo regolamento completo nel 1895 e il primo manuale di divulgazione per uso delle scuole e delle società. Fu il primo autentico "tecnico" del Soccer in Italia, l'anima sportiva e il direttore del primo campionato italiano di calcio. A Gabrielli il calcio italiano deve quasi interamente la terminologia usata tuttora.
  • Profilo biografico dell'antiquario, bibliofilo e filosofo nato probabilmente a Venezia all'inizio del Quattrocento e indagato dagli studi già a partire dall'erudizione cinque-settecentesca.
  • Prima edizione moderna delle Famigliari: 254 epistole di varia ispirazione dettate da Luigi Groto (1541-1580) detto il “cieco d’Adria”, che maturò la sua istruzione e il suo multiforme talento grazie ad amici e scolari che gli leggevano i testi. Famoso per la sua oratoria, fu poeta e uomo di teatro noto per la sua cultura in tutto lo Stato veneto. In quest’opera emerge in particolare il suo culto per la bellezza della parola in tutte le sue dimensione: scritta, declamata, rappresentata, in rima, ornata.

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