• Storia dell’università di Padova riletta attraverso i documenti ufficiali del periodo.
  • Storia dell’università di Padova riletta attraverso i documenti ufficiali del periodo.
  • Storia dell’università di Padova riletta attraverso i documenti ufficiali del periodo.
  • Studio dedicato all'istituzione della seconda Scuola Veterinaria italiana voluta dalla veneta Repubblica all'interno di un progetto organico e innovativo per aumentare le produzioni zootecniche in terraferma e migliorare la bilancia commerciale della Serenissima. Seconda edizione riveduta e ampliata.
  • Il Settecento è uno dei secoli in cui il ruolo scientifico dell'Università di Padova fu maggiore. Sono qui raccolte le biografie e le bibliografie dei docenti che hanno insegnato materie scientifiche o hanno fatto di queste oggetto delle loro ricerche, raggruppate in vari settori disciplinari e considerando l'interesse di ricerca prevalente. La gran parte delle biografie non si limita a sintetizzare i dati già disponibili, ma li estende significativamente sul piano della documentazione e dell'interpretazione.
  • Atti del pomeriggio di studio organizzato nel 2013 in occasione del centenario della nascita e del decennale della scomparsa di Paolo Sambin, un maestro dentro le aule universitarie e fuori. Quello che ne emerge è il ritratto di uno studioso e di un uomo al servizio degli altri, impegnato sia nel campo civile (politico e della Resistenza) sia nel mondo ecclesiale. Veniamo a contatto con l’umiltà del cristiano e l’umiltà dell’uomo di scienza, profondamente consapevole della fragilità di ogni nostra indagine – destinata a essere superata, inevitabilmente, dal lavoro di chi seguirà – e, insieme, della sua necessità. Il volume è inoltre arricchito dall’affettuosa intervista rilasciata nell’estate del 1993.
  • Atti del convegno che ha affrontato pressoché tutti i temi ‘forti’ del positivismo riguardanti il nesso tra scienza e filosofia: antropologia, psicologia, biologia, pedagogia, al fine di offrire una visione organica e articolata della scuola padovana, che aveva al suo centro il maggior esponente italiano della filosofia positivistica, Roberto Ardigò. In conclusione, il volume apporta un contributo originale e innovativo alla storia culturale perché dimostra che la vittoria del neoidealismo sul positivismo, già in pieno svolgimento nell’età giolittiana per opera di Croce e Gentile, non fu così lineare ed esaustiva.
  • Prima edizione integrale del memoriale scritto da Giuseppe Gola probabilmente subito dopo la fine del suo rettorato, che può aiutare a capire meglio l'epoca difficile e pericolosa che il rettore Gola, l'Università, l'Italia hanno attraversato negli ultimi anni della seconda guerra mondiale, raccontata da un testimone diretto non privo di passioni. Un'appendice documentaria completa il volume.  
  • La diffusione, nel XII e XIII secolo, delle opere di Aristotele nelle università e nelle cerchie d’alta cultura dell’Occidente europeo promosse una svolta densa d’implicazioni e di conseguenze nella storia della civiltà del medioevo. Avanzarono conoscenze della medicina, dell’astronomia e delle matematiche, discipline che nel giro di qualche decennio, sotto il nome di filosofia o filosofia naturale, entrarono a far parte degli insegnamenti impartiti nelle facoltà universitarie delle arti, e questa trasformazione interessò anche l’ambiente dello Studio di Padova. I saggi riuniti in questo volume riguardano grandi esponenti della cultura del Tre e del Quattrocento, che furono collegati in modi diversi con l’università di Padova e con le sue tradizioni di ricerca e insegnamento.
  • Profilo biografico dell'antiquario, bibliofilo e filosofo nato probabilmente a Venezia all'inizio del Quattrocento e indagato dagli studi già a partire dall'erudizione cinque-settecentesca.
  • Studio dedicato a 36 importanti anni nella storia dell'Uiversità di Padova. Vengono attentamente presi in esame il corpo docente e gli studenti, l'organizzazione didattica e scientifica e in particolare gli insegnamenti delle varie Facoltà. Vengono inoltre trascritti i verbali finali dei rettori al Governo.
  • Trascrizione del Catalogo manoscritto e schede dei volumi del fondo Marsili (opere già appartenute a Giovanni Marsili, prefetto dell'Orto dal 1760 al 1794) che oggi appartengono alla Biblioteca dell'Orto Botanico. Aprono il libro quattro saggi che riassumono la genesi e il destino della biblioteca Marsili e che inquadrano la sua figura quale emerge dall'esame dei suoi libri.
  • Biografia umana e scientifica dello sfortunato medico, chirurgo e anatomista augustano noto per aver legato il suo nome al condotto pancreatico maggiore, da lui dimostrato nell’uomo per la prima volta a Padova nel 1642. Questo studio presenta il Wirsung sotto una nuova luce,  restituendogli un’attività sperimentale finora sconosciuta che fa intravvedere nuovi aspetti della sua personalità scientifica, che appare più articolata e complessa di quanto finora si supponesse.
  • Catalogo delle testimonianze araldiche di scolari dello Studio patavino variamente distribuite nelle chiese e nei palazzi padovani di cui sino ad oggi si conosceva solo vagamente l’esistenza.
  • Il volume raccoglie cinque saggi, undici testimonianze e la bibliografia aggiornata di Paolo Sambin, la cui lezione non riguarda solo la prospettiva e il metodo del "fare storia", ma anche e soprattutto lo stile di vita e il nostro modo di rapportarsi con l'"altro".
  •  Fin dai primi secoli dell'insegnamento universitario a Padova, fra gli allievi figurano studenti istriani, che testimoniano la continuità dei rapporti fra l'Istria e l'Università patavina. In particolare durante il dominio della Serenissima (1601-1797), gli scolari istriani che volevano frequentare corsi universitari erano obbligati, in quanto sudditi veneti, a frequentare lo Studio padovano, unica università della Repubblica. Al di là del suo valore storico-documentario questo volume vuol essere un giusto e  doveroso riconoscimento della fitta trama di relazioni culturali che nel corso dei secoli si è venuta costituendo fra l'Università di Padova e le popolazioni dell'Istria e di Fiume.
  •  Fin dai primi secoli dell'insegnamento universitario a Padova, fra gli allievi figurano studenti istriani, che testimoniano la continuità dei rapporti fra l'Istria e l'Università patavina. In particolare durante il dominio della Serenissima (1601-1797), gli scolari istriani che volevano frequentare corsi universitari erano obbligati, in quanto sudditi veneti, a frequentare lo Studio padovano, unica università della Repubblica. Al di là del suo valore storico-documentario questo volume vuol essere un giusto e  doveroso riconoscimento della fitta trama di relazioni culturali che nel corso dei secoli si è venuta costituendo fra l'Università di Padova e le popolazioni dell'Istria e di Fiume.
  • Il volume raccoglie l’intera produzione normativa della facoltà teologica padovana, cominciando dalla bolla pontificia istitutiva e comprendendo le diverse modifiche o aggiunte ai nuclei maggiori, in modo da fornire agli studiosi la possibilità di uno sguardo evolutivo interno e comparativo con altre sedi accademiche italiane.
  • Designare un medico come «monarca della medicina» significava riconoscergli un ruolo eminente tra tutti gli altri medici. I documenti editi e soprattutto i manoscritti delle opere di Marsilio Santasofia hanno permesso di fissare il catalogo delle sue opere e di seguirne la produzione, la tradizione e la diffusione. Marsilio concentrò la sua attività sui commenti ai due testi fondamentali dell’insegnamento universitario della medicina, l’Articella, i cui principali testi sono la Tegni di Galeno e gli Aphorismi di Ippocrate, e il Canone di Avicenna. E furono proprio queste opere esegetiche a creare la sua fama, che dall’Italia si diffuse quasi subito nelle università d’oltralpe.
  • Raccolta di memorie dei dodici anni di Rettorato del prof. Luciano Merigliano, in un periodo delicato e importante per l'Università.
  • Trascrizione e commento dell’importante studio settecentesco sulla storia e il funzionamento dell’Università di Padova.
  • Il volume 1  anastatica del Lyceum Patavinum di Charles Patin del 1682, con un raro apparato iconografico costituito dai blasoni di trentatré docenti dell'«università» «artista» dell'Ateneo. Il volume 2  traduzione in italiano del testo in latino, preceduto da un'introduzione che ne delinea le caratteristiche e le peculiarità nell'ambito della storia dell'Università di Padova.
  • Il volume 1 è una preziosa ristampa anastatica del Fasiculo de medicina in volgare stampato a Venezia da Giovanni e Gregorio De Gregori nel 1494. Il volume 2 è uno studio di Tiziana Pesenti su "Il Fasciculus medicinae, ovvero le metamorfosi del libro umanistico" che ricostruisce la storia del Fasciculus medicinae dalla tradizione manoscritta fino alla sua fortuna editoriale che perdura per tutto il Cinquecento, con rinascite nella seconda metà del Seicento.

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