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  • Atti del pomeriggio di studio organizzato nel 2013 in occasione del centenario della nascita e del decennale della scomparsa di Paolo Sambin, un maestro dentro le aule universitarie e fuori. Quello che ne emerge è il ritratto di uno studioso e di un uomo al servizio degli altri, impegnato sia nel campo civile (politico e della Resistenza) sia nel mondo ecclesiale. Veniamo a contatto con l’umiltà del cristiano e l’umiltà dell’uomo di scienza, profondamente consapevole della fragilità di ogni nostra indagine – destinata a essere superata, inevitabilmente, dal lavoro di chi seguirà – e, insieme, della sua necessità. Il volume è inoltre arricchito dall’affettuosa intervista rilasciata nell’estate del 1993.
  • Catalogo delle testimonianze araldiche di scolari dello Studio patavino variamente distribuite nelle chiese e nei palazzi padovani di cui sino ad oggi si conosceva solo vagamente l’esistenza.
  •  Fin dai primi secoli dell'insegnamento universitario a Padova, fra gli allievi figurano studenti istriani, che testimoniano la continuità dei rapporti fra l'Istria e l'Università patavina. In particolare durante il dominio della Serenissima (1601-1797), gli scolari istriani che volevano frequentare corsi universitari erano obbligati, in quanto sudditi veneti, a frequentare lo Studio padovano, unica università della Repubblica. Al di là del suo valore storico-documentario questo volume vuol essere un giusto e  doveroso riconoscimento della fitta trama di relazioni culturali che nel corso dei secoli si è venuta costituendo fra l'Università di Padova e le popolazioni dell'Istria e di Fiume.
  • Le autrici immaginano che il narratore del libro sia il fiume Meschio, che attraversa da nord a sud l’abitato di Vittorio Veneto, formato dalle due città di Ceneda e Serravalle. Nel volume si esaminano i molteplici aspetti della storia di queste località: geografico, storico, artistico, letterario e religioso, inserendoli e rapportandoli ad un più ampio contesto nazionale. Le scrittrici, dando voce al Meschio, hanno descritto tutti gli aspetti della vita antica e moderna sviluppatasi sulle sue sponde e all’intorno, mettendo in risalto la presenza di chiese, palazzi e musei, descrivendo Vittorio Veneto come la città-giardino ai piedi delle Prealpi bellunesi e del Cansiglio.
  • Gabrielli fu uno degli "importatori" del gioco nato in Inghilterra e ne favorì la conoscenza con l’opera svolta nelle scuole e all’interno del movimento ginnastico nazionale. Scrisse il primo regolamento completo nel 1895 e il primo manuale di divulgazione per uso delle scuole e delle società. Fu il primo autentico "tecnico" del Soccer in Italia, l'anima sportiva e il direttore del primo campionato italiano di calcio. A Gabrielli il calcio italiano deve quasi interamente la terminologia usata tuttora.
  • "Santi (e quasi) del Polesine" intende essere una ricognizione, un avvicinamento a figure ricche di suggestioni e di esemplarità. Lo studio accosta le fonti che riguardano i tre santi del medioevo e le cinque sante (o quasi) dell’età moderna e contemporanea, lumeggiando una bibliografia essenziale, da "servo di Dio", a "venerabile", a "beato", fino alla proclamazione più solenne. Guardandoli da vicino, si profilano i contorni di esempi di alta nobiltà d’animo e di singolare sacrificio, vividi nonostante la fuga degli anni e la distanza delle epoche che li videro fiorire. Il viaggio per accostarli è a più tappe nel tempo e nella società del Polesine alla ricerca della misura eccezionale con cui hanno improntato la loro esistenza.
  • Biografia umana e scientifica dello sfortunato medico, chirurgo e anatomista augustano noto per aver legato il suo nome al condotto pancreatico maggiore, da lui dimostrato nell’uomo per la prima volta a Padova nel 1642. Questo studio presenta il Wirsung sotto una nuova luce,  restituendogli un’attività sperimentale finora sconosciuta che fa intravvedere nuovi aspetti della sua personalità scientifica, che appare più articolata e complessa di quanto finora si supponesse.
  • E' dedicato al combattimento in montagna, all’attualità e alle prospettive future del Mountain Warfare. Dimostra come le Truppe Alpine non abbiano mai esaurito la loro evoluzione di specialisti della guerra in quota e in situazioni climaticamente estreme, e abbiano ampliato le loro capacità grazie allo sviluppo scientifico e tecnologico che ha accompagnato l’approccio alla montagna e più in generale alle tematiche della difesa. Alcuni temi affrontati sono di taglio divulgativo, altri di taglio tecnico.  Parte da una sintetica disamina del combattimento in montagna in alcuni dei più rilevanti contesti storici e arriva ad approfondimenti riguardanti l’artiglieria, il supporto di fuoco, l’impiego della cavalleria, i tiratori scelti, la logistica, il genio, gli elicotteri, le previsioni meteorologiche, l’addestramento.  
  • Raccolta di undici studi dedicati alla figura e all’opera del famoso medico e botanico di Marostica.
  • Il volume inaugura il programma di riedizione in anastatica delle opere del famoso medico e botanico di Marostica (VI), corredate dalla traduzione italiana e da un adeguato studio introduttivo. La ristampa anastatica qui presentata comprende la prima edizione del De Plantis Aegypti, e la ristampa del De balsamo dialogus. La traduzione italiana di entrambe le opere è corredata da indici analitici: nomi scientifici attuali delle piante (indicate nel testo latino con frasi diagnostiche pre-linneane), nomi italiani, latini, greci ed arabi dei farmaci e nomi di persona e di luogo.
  • Raccolta di otto studi dedicati alla figura e all’opera del famoso medico e botanico di Marostica in occasione del 400.mo anniversario della morte.
  • Dieci studi dedicati alla figura e all'opera del famoso medico e botanico di Marostica: cinque inediti e cinque riveduti e aggiornati.
  • Jessie White Mario visse le battaglie del Risorgimento italiano a fianco dei protagonisti delle lotte per l’unità d’Italia, e divenne nota anche all’estero grazie agli articoli che scriveva (soprattutto su testate americane e inglesi) su quanto succedeva sui campi di guerra e nella società. Negli anni successivi all’Unificazione si dedicò alla stesura di documentate biografie di personaggi del Risorgimento, e nel 1876 si distinse per una grande inchiesta sulla miseria in Napoli, cui seguirono altri documentati e coraggiosi reportages editi insieme e integralmente qui per la prima volta (sui carusi e sulle miniere siciliane, sulle condizioni dell’agricoltura della Sicilia, sul sistema carcerario e sull’istituto liberticida del domicilio coatto, sulla carentissima assistenza degli esposti).
  • Prima edizione integrale del memoriale scritto da Giuseppe Gola probabilmente subito dopo la fine del suo rettorato, che può aiutare a capire meglio l'epoca difficile e pericolosa che il rettore Gola, l'Università, l'Italia hanno attraversato negli ultimi anni della seconda guerra mondiale, raccontata da un testimone diretto non privo di passioni. Un'appendice documentaria completa il volume.  
  • Il volume raccoglie cinque saggi, undici testimonianze e la bibliografia aggiornata di Paolo Sambin, la cui lezione non riguarda solo la prospettiva e il metodo del "fare storia", ma anche e soprattutto lo stile di vita e il nostro modo di rapportarsi con l'"altro".
  • Il volume raccoglie l’intera produzione normativa della facoltà teologica padovana, cominciando dalla bolla pontificia istitutiva e comprendendo le diverse modifiche o aggiunte ai nuclei maggiori, in modo da fornire agli studiosi la possibilità di uno sguardo evolutivo interno e comparativo con altre sedi accademiche italiane.
  • Il volume raccoglie gli atti del convegno di studi L’eredità di Morgagni, svoltosi nell’Aula Magna del Palazzo del Bo a Padova nel 2012, trecento anni dopo che Giovanni Battista Morgagni aveva inaugurato il suo insegnamento presso lo Studio di Padova con una prolusione in cui presentava il suo progetto anatomo-clinico, ribadendo che «non è possibile conoscere la natura e le cause di alcuna malattia senza la conferma delle sezioni cadaveriche». Il convegno si è svolto in due sessioni: la prima storica con sei contributi, e la seconda contemporanea con tre contributi.
  • Caterina Bonafini fu un soprano che godette notevole fama negli ambienti di corte e in quelli artistici d’Europa nel secondo Settecento. Questo libro ne ripercorre la carriera artistica (tracciandone l’intensa attività, nonostante la relativa  scarsezza di fonti documentarie) e la vita privata, dai debutti a Venezia alla relazione col duca Carlo Eugenio del Württemburg (che ispirò a Friedrich Schiller un personaggio per una sua opera), dalle molte rappresentazioni in molte città italiane alle corti di Varsavia e San Pietroburgo, sino ai soggiorni a Modena e a Venezia ove si fece apprezzare nella vita di società.
  • Il libro è la Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso, che tra il 1584 e il 1799 fu realizzata in 186 edizioni, 79 delle quali corredate da illustrazioni. E tra queste una delle più belle gallerie di immagini fiorì a Venezia, che per alcuni decenni del Settecento fu la capitale europea del libro illustrato. La sintonia lavorativa e l’amicizia che legò lo stampatore Giambattista Albrizzi e il pittore Giambattista Piazzetta resero possibile nel 1754 l’edizione di questo libro straordinario, forse il più bel libro illustrato del Settecento veneziano.
  • Il volume ripercorre le tappe dell'evoluzione dell'alpinismo dolomitico dall'inizio delle prime esplorazioni a metà del secolo XIX agli anni Ottanta del XX. Gli avvenimenti salienti sono collocati all'interno del contesto storico, sociale e politico delle varie epoche, senza trascurare l'elemento individuale e quindi psicologico dei protagonisti.
  • Studio dedicato al completamento architettonico del XIX secolo della fabbrica di San Nicolò (la chiesa più grande della città di Treviso), che si configura come diretta continuazione storica, architettonica e 'materiale' del cantiere trecentesco lasciato interrotto dalla comunità domenicana.
  • Una rigorosa indagine storica-architettonica su un edificio medievale immeritatamente ancora poco conosciuto.
  • Un racconto profondo che non vuole esprimere giudizi o sentenze ma soltanto raccontare, con grande delicatezza, le esperienze di un giovane ragazzo. Con la speranza di lasciare un messaggio.
  • Testimonianza della realizzazione del ciclo pittorico della cappella "di Cavana" di Trieste ad opera del pittore russo Oleg Supereco: il più importante progetto artistico che la città ha conosciuto da tempo immemore.
  • Il libro racconta la carriera di un Comandante dei Carabinieri Forestali vissuta nel costante impegno di bloccare le aggressioni al nostro patrimonio ambientale e agroalimentare e assicurare alla giustizia i responsabili degli illeciti durante cinquant’anni di lavoro, dagli inizi fino al congedo da Generale. La difesa dei falchi pecchiaioli in Aspromonte, del pettirosso nelle valli lombarde e tante altre storie di bracconaggio e feroce sopraffazione di specie protette sono alternate ad altrettante vicende di truffe e sofisticazioni agroalimentari nonché di veri e propri attentati alla salubrità dell’ambiente.  Il libro, fortemente autobiografico, sollecita la continua curiosità del lettore e lo lascia più informato e consapevole.
  • Volume dedicata alla millenaria Pieve di San Pietro di Feletto, che costituisce uno scrigno prezioso di arte sacra e spiritualità cristiana, testimonianza ed eredità tra le più alte del Medioevo della Marca trevigiana: il corredo degli affreschi, ed in particolare la Biblia Pauperum costituita dal magnifico ciclo del Credo Apostolico, documentano in modo sublime la catechesi medievale e la teologia Aquileiese. La Pieve ci offre anche uno stimolante interrogativo: l’orientazione di un edificio sacro medioevale può essere stata scelta rispettando precisi criteri dettati dall’osservazione del cielo? Alcune risposte si possono trovare in questo saggio, che dimostrano come nell’età paleocristiana e nel Medioevo vi fosse la consuetudine di allineare l’architettura sacra verso il sorgere o il tramontare del Sole o della Luna in un punto significativo sull’orizzonte in date importanti per il costruttore, come nel giorno del patrono della chiesa o a una delle poche feste dedicate a Maria celebrate durante il Medioevo.     
  • Il volume non è l’ennesimo libro storico sull’Ordine dei Templari, quanto piuttosto una serie di riflessioni sui valori simbolici, teologici e filosofici, professati dallo stesso nel corso della sua breve e intensa esperienza storica, culminata in un processo illegale, iniquo e infamante: un’epopea straordinaria che ha lasciato un’impronta spirituale viva e profonda, e ancor oggi, a distanza di secoli, esercita un fascino e un interesse largamente diffusi. La splendida Venezia e i suoi rapporti con il Tempio, in parte anche leggendari, occupano la seconda parte del saggio, con una descrizione delle Precettorie che ebbero vita nella Serenissima, autentico crocevia del Mondo antico nell’Età crociata.
  • L’edificio, da chiesetta votiva sorta nel Cinquecento, è stato trasformato poco meno di un secolo fa nel monumento più bello realizzato in Polesine a memoria dei soldati morti nella Prima Guerra Mondiale. E senz’altro è il più completo e ricco di significati. 
  • Versione inglese del catalogo ragionato della collezione di quadri raccolta da Eugenio Balzan (1874-1953), ora di proprietà della Fondazione Balzan e in comodato al Comune di Badia Polesine. Queste opere esposte presso l’edificio che ospita il “Teatro Sociale Eugenio Balzan” appartengono ad un periodo tra i più belli per la pittura italiana a cavallo del ’900.
  • La Marca Trevigiana ha conosciuto nell’età crociata una vitalità straordinaria, che ha portato molti illustri personaggi appartenenti ai più prestigiosi casati del territorio adimpegnarsi in pellegrinaggi armati per la difesa dei Luoghi Santi della Cristianità. Il libro offre uno spaccato trasversale del Medioevo trevigiano crociato in una miscellanea che documenta e appassiona il lettore, e che riflette la diversità di approccio degli studiosi che hanno espresso nelle loro pagine la lettura di un periodo storico ricchissimo di fascino.
  • Il volume raccoglie integralmente gli Atti delle giornate di studio tenute a Padova e Chioggia il 10 e 11 ottobre 2014 in memoria del biologo Umberto D'Ancona
  • Dal 29 aprile al 15 maggio 1945 il paese di Codevigo (PD) diventa il teatro dell’eccidio di 137 militari e civili repubblichini ad opera di partigiani garibaldini ravennati e di alcuni reparti armati del Gruppo di combattimento “Cremona”: una rappresaglia in grande stile che induce a pensare ad un “piano” premeditato. Una pagina di storia dolorosa, nascosta, ignorata, sommersa e riemersa. Un tema straziante e scomodo sul quale la paura e l’omertà dopo la Liberazione hanno messo la sordina. Il libro è frutto di un’attenta ricerca archivistica da fonti italiane e straniere. In Appendice è riprodotto integralmente un documento di grande importanza storica: il Rapporto segreto a Mussolini sulla costruzione di una rete organizzativa permanente per la fase successiva alla caduta del fascismo.
  • Il dramma della vita di guerra e il profugato. Montebelluna fu “città al fronte” e centro di raccolta degli sfollati dei comuni limitrofi, ove si concentrarono migliaia di soldati. Fu sistematico bersaglio strategico delle artiglierie nemiche, e avamposto della volontà politica di mantenere in vita, per quanto possibile, la vita civile e l’attività rurale allo scopo di evitare lo sgombero totale della destra Piave. In questo libro parlano le carte dei poveri e dei soldati, dei commissari prefettizi e degli impiegati comunali, dei parroci e delle donne; non c’è la “grande storia” e il discorso “politico-militare”.
  • Saggi di storia civile, sociale e religiosa del paese di Giavera del Montello e di storia dell'arte e dell'architettura della vecchia chiesa parrocchiale
  • Catalogo ragionato della collezione di quadri raccolta da Eugenio Balzan (1874-1953), ora di proprietà della Fondazione Balzan e in comodato al Comune di Badia Polesine. Queste opere esposte presso l’edificio che ospita il “Teatro Sociale Eugenio Balzan” appartengono ad un periodo tra i più belli per la pittura italiana a cavallo del ’900.
  • Diario del viaggio che il giovane naturalista ed esploratore italiano compì tra il 1890 e il 1893 nel cuore della foresta amazzonica della Bolivia orientale, di grande valore scientifico, naturalistico, sociale ed umano.
  • Il volume raccoglie poesie edite e inedite (con traduzione in italiano) di un poeta dialettale tra i più importanti del nostro Novecento. Le sue poesie ci accostano al volto segnato del Polesine, al suo segreto di vivere: «gentilezza e malinconia insieme, tragedia e speranza» (Maldini 1958). Un glossario e una densa antologia di pagine critiche chiudono il volume.
  • Un racconto biografico, un manuale di sopravvivenza, un insegnamento profondo, una visione ironica e originale della vita.
    Il viaggio di un’esistenza intensa e non sempre semplice, fatto di lunghe corse e infinite riflessioni che conducono il protagonista alla "sua" verità.
    Il messaggio è poetico, forte, intenso e anche divertente. Un linguaggio semplice e diretto, che cattura e conduce direttamente al traguardo delle infinite maratone sostenute e concluse dal protagonista/autore.
  • Un viaggio che è il sogno di ogni motociclista, il sogno di ogni viaggiatore: il Giro del Mondo. 34.000 km in moto attraverso i 5 continenti, 24 Stati, 83 giorni complessivi di viaggio. Una preparazione meticolosa, una programmazione minuziosa e realizzata in modo implacabile, contro ogni difficoltà e imprevisto: forature nei deserti, burocrazia incomprensibile, malattie, ostacoli di ogni tipo. Molte le tabelle riassuntive del viaggio, e molti QR code per collegarsi a oltre 1.000 e cartine e foto.
  • 12.000 km in moto in 26 giorni attraverso l’Africa, dal 14 gennaio al 13 febbraio 2020, con un rientro in aereo appena in tempo prima che il Coronavirus rendesse impossibile viaggiare. Un viaggio attraverso il continente che forse più attira i viaggiatori; il più misterioso, probabilmente il più difficile, dal fascino immutabile nel tempo. Ma anche il continente con le strade peggiori, la situazione politica più instabile: una terra di enormi contrasti. L’autore trasferisce nella narrazione il suo inesauribile interesse per tutto quello che lo circonda: paesaggi, città, opere della natura e dell’uomo, ma anche persone.
  • Il volume raccoglie, in edizione anastatica, una silloge degli scritti di Pietro Bertolini apparsi sulla rivista "Nuova Antologia di Lettere, Scienze ed Arti" dal 1892 al 1918, riproposti a testimonianza della drammatica attualità del suo pensiero.
  • La pubblicazione del memoriale dell’abate Zilianti è di particolare valore sia per la storia di Lendinara, sia per il Santuario lendinarese ma anche per la Congregazione di Monte Oliveto. È un ricordo eroico di come la vita monastica non è un semplice ritiro ma un andare più a fondo, fino al cuore della storia. Zilianti subì interrogatori, un processo presso un tribunale tedesco, sventò negli ultimi giorni di guerra una strage di civili da parte dei fascisti e ricevette la stima dei lendinaresi, venendo riconosciuto come «amico dei partigiani».
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