• Raccolta di memorie dei dodici anni di Rettorato del prof. Luciano Merigliano, in un periodo delicato e importante per l'Università.
  • Il Settecento è uno dei secoli in cui il ruolo scientifico dell'Università di Padova fu maggiore. Sono qui raccolte le biografie e le bibliografie dei docenti che hanno insegnato materie scientifiche o hanno fatto di queste oggetto delle loro ricerche, raggruppate in vari settori disciplinari e considerando l'interesse di ricerca prevalente. La gran parte delle biografie non si limita a sintetizzare i dati già disponibili, ma li estende significativamente sul piano della documentazione e dell'interpretazione.
  • Nel panorama della letteratura risorgimentale, quest'opera del garibaldino Alberto Mario (Lendinara, 1825-1883) apparve con l’intento di ricostruire «lo spirito intimo dell’epopea garibaldina», e pur non raggiundo il livello di popolarità cui pervennero altri libri di ricordi di scrittori-soldati ebbe varie riprese nel corso del Novecento.
  • Gli ultimi giorni di un'invasione rivissuti attravero i resoconti dei documenti ufficiali.
  • Un capitolo di storia patria contro l'oppressore straniero.
  • Le strutture pubbliche volte alla reclusione sono conosciute a Venezia a partire dal XII secolo. La gestione della «prexon» si reggeva su un poderoso apparato che, sotto la direzione della magistratura, svolgeva mansioni burocratiche, di gestione dei reclusi, di ristrutturazioni, di assistenza economica e spirituale ai prigionieri, et similia. Ma quali erano davvero le condizioni di vita nelle prigioni veneziane?
  • Organica serie di studi e documenti: due moderni contributi introduttivi (G. Zordan e G. M. Varanini) e due "classici" studi (H. Denifle e A. Marchesan) arricchiti da documenti del tempo in latino con relativa traduzione in italiano. Un riferimento obbligato per conoscere una parte della storia di Treviso.
  • Vita civile, sociale e religiosa del paese di Barbisano, in comune di Pieve di Soligo (Treviso), attraverso l'Ottocento e il Novecento.
  • La prima pubblicazione organica dedicata alla storia, alla vita civile, sociale e religiosa del comune di Monfumo, nei colli Asolani (Treviso).
  • Memorie popolari e vecchie tradizioni nella mappa toponomastica trevigiana e alcune curiosità che permettono di formulare nuove ipotesi etimologiche.
  • Atti del convegno di studi dedicato alle risorse della città, durante il quale sono stati affrontati, nelle variabili locali, temi e problemi che riguardano tutto il Paese: dalla gestione e salvaguardia del patrimonio artistico, architettonico, archeologico e paesaggistico, al rapporto sinergico tra pubblico e privato, dalla promozione dell''arte giovane', al museo contenitore e il museo diffuso.
  • Agili profili biografici di personaggi illustri del Novecento nati o vissuti nella Marca trevigiana.
  • Inquisizione è termine che suscita inquietudini: la si associa a riti connotati da atteggiamenti invasivi e persecutori e richiama una iniqua compressione dei diritti difensivi a fronte di accuse sostenute in modo oscuro e perverso. Ma in realtà è una delle Istituzioni più misconosciute e oggetto di luoghi comuni, critiche sommarie e calunnie. In questo volume vengono esaminati processi che si collocano tra il 1596 e il 1745, all’indomani di un celebre caso di eresia che scosse fortemente l’area del Coneglianese, territorio che si collocava nell’ambito della Repubblica di Venezia ove l’Inquisizione era presente sin dal 1249.
  • Catalogo della mostra dedicata al sessantesimo anniversario del 7 aprile 1944, data che segna l’evento più drammatico nella storia recente di Treviso: il bombardamento subito durante la seconda guerra mondiale, che per il numero di vittime e per i danni prodotti fu il più tragico, tanto che quella data entrò nella coscienza collettiva come il simbolo di tutte le incursioni aeree sulla città. Molte fotografie e molte riproduzioni di documenti sono inediti e di grande valore documentario.
  • Il volume ci presenta quali erano le condizioni di vita nelle prigioni veneziane: strutture pubbliche finalizzate alla reclusione conosciute a partire dal XII secolo. I soggetti rinchiusi erano criminali condannati a pena detentiva, debitori inadempienti, prigionieri di guerra, i sospettati di gravi reati, i catturati in flagranza di reato nell’attesa del processo o dell’esecuzione di pena diversa. La gestione della «prexon» si reggeva su un poderoso apparato che svolgeva mansioni burocratiche, di gestione dei reclusi, di ristrutturazioni, di assistenza economica e spirituale ai prigionieri, ecc.
  • Pietro Bertolini (1859-1920) sindaco di Montebelluna, poi deputato di Treviso, Sottosegretario di Stato, Ministro dei Lavori Pubblici, Ministro delle Colonie, Se­natore del Regno, economista e docente universitario, fu uno dei principali protagonisti dell’Italia liberale nata dal Risorgimento, che concluse la sua promettente parabola con la prima guerra mondiale all’insorgere del Fascismo. Fu anche il precursore inascoltato del decentramento regionale in chiave federalista e un attivo fautore di riforme decisive (fu lui a perfezionare il sistema scolastico e quello previdenziale, a nazionalizzare le Ferrovie e a istituire con Giolitti il suffragio universale). Si distinse anche come negoziatore diplomatico negli incontri internazionali seguiti alla conquista della Libia e poi alla Conferenze della Pace di Versailles di cui fu uno dei principali protagonisti dopo la conclusione della prima guerra mondiale, che il previdente statista aveva cercato invano di evitare.
  • Contributo alla conoscenza della produzione della ceramica che ha avuto luogo nel quartiere ceramico di Padova, Ponte di Brenta, durante l’intero arco temporale della sua esistenza, fino alla sua estinzione tra gli anni ’80 e ’90 del secolo scorso.
  • Il beato pontefice Benedetto XI, nato a S. Vito di Valdobbiadene (Treviso), succedette nel 1303 a papa Bonifacio VIII in un momento assai particolare nella storia ecclesiastica medievale. Entrato giovanissimo nella Religione Domenicana, percorse tutti i gradi gerarchici in vari conventi lombardi, fino all’elezione a Maestro Generale. Uomo umilissimo, ma nel contempo di ricchissima cultura, fu chiamato più volte per assolvere delicate missioni anche all’estero grazie alle sue finissime qualità diplomatiche. Sono qui narrate le tappe del suo percorso religioso e terreno, e sono stati esaminati i documenti attestanti i molteplici miracoli verificatisi alla sua scomparsa. Fu beatificato nel 1736 da papa Clemente XII.
  • L’Ordine Ospitaliero dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme (che nel corso della storia ha completato la sua denominazione con le integrazioni, “detto di Rodi, detto di Malta”) sorge a Gerusalemme in epoca antecedente alla I Crociata col fine di creare una Domus Hospitalis che potesse accogliere i malati e i pellegrini che, secondo la grande tradizione medievale, intraprendevano il pellegrinaggio a Gerusalemme. L’Ordine Cavalleresco Giovannita, fu il primo tra tutti gli Ordini Monastico-militari (Templari, Teutonici…) che si costituirono dopo la conquista della Città Santa da parte dei Crociati. E' ancora oggi è vivo e attivo nel settore dell’assistenza ai malati e ai deboli del mondo.
  • Attento studio di un periodo storicamente determinato e a tutt'oggi strutturalmente operativo, che interessa il Veneto e il Friuli e che ci accompagna alla comprensione del rinnovamento politico-amministrativo, giuridico, socio-economico e civile maturato in breve tempo in quegli anni.
  • Nuova edizione rivista e annotata dell'opera del garibaldino repubblicano e federalista Alberto Mario, che ci conduce per mano all'interno dello «spirito intimo dell'epopea garibaldina». Nonostante le tensioni tra chi sognava la repubblica e chi sosteneva la monarchia, emerge da queste pagine il profondo rispetto di qualcosa di più alto, che univa gli spiriti e fondava una nazione: l'Italia.
  • Edizione bilingue italiano/inglese. Voluto dall’Associazione Caffè Trieste, ripercorre la storia e l’arrivo del caffè in Europa e a Trieste, arricchendo la lettura con aneddoti e curiosità. Ci guida alla ri-scoperta del caffè e degli uomini che con le loro aziende l'hanno reso celebre, e alla sua degustazione, anche fornendo consigli utili per la sua preparazione. Una sezione finale è dedicata a tre itinerari alla scoperta del turismo legato al caffè a Trieste e nei dintorni, a piedi e in bicicletta.
  • La pubblicazione del memoriale dell’abate Zilianti è di particolare valore sia per la storia di Lendinara, sia per il Santuario lendinarese ma anche per la Congregazione di Monte Oliveto. È un ricordo eroico di come la vita monastica non è un semplice ritiro ma un andare più a fondo, fino al cuore della storia. Zilianti subì interrogatori, un processo presso un tribunale tedesco, sventò negli ultimi giorni di guerra una strage di civili da parte dei fascisti e ricevette la stima dei lendinaresi, venendo riconosciuto come «amico dei partigiani».
  • Saggi di storia civile, sociale e religiosa del paese di Giavera del Montello e di storia dell'arte e dell'architettura della vecchia chiesa parrocchiale
  • Il dramma della vita di guerra e il profugato. Montebelluna fu “città al fronte” e centro di raccolta degli sfollati dei comuni limitrofi, ove si concentrarono migliaia di soldati. Fu sistematico bersaglio strategico delle artiglierie nemiche, e avamposto della volontà politica di mantenere in vita, per quanto possibile, la vita civile e l’attività rurale allo scopo di evitare lo sgombero totale della destra Piave. In questo libro parlano le carte dei poveri e dei soldati, dei commissari prefettizi e degli impiegati comunali, dei parroci e delle donne; non c’è la “grande storia” e il discorso “politico-militare”.
  • Dal 29 aprile al 15 maggio 1945 il paese di Codevigo (PD) diventa il teatro dell’eccidio di 137 militari e civili repubblichini ad opera di partigiani garibaldini ravennati e di alcuni reparti armati del Gruppo di combattimento “Cremona”: una rappresaglia in grande stile che induce a pensare ad un “piano” premeditato. Una pagina di storia dolorosa, nascosta, ignorata, sommersa e riemersa. Un tema straziante e scomodo sul quale la paura e l’omertà dopo la Liberazione hanno messo la sordina. Il libro è frutto di un’attenta ricerca archivistica da fonti italiane e straniere. In Appendice è riprodotto integralmente un documento di grande importanza storica: il Rapporto segreto a Mussolini sulla costruzione di una rete organizzativa permanente per la fase successiva alla caduta del fascismo.
  • La Marca Trevigiana ha conosciuto nell’età crociata una vitalità straordinaria, che ha portato molti illustri personaggi appartenenti ai più prestigiosi casati del territorio adimpegnarsi in pellegrinaggi armati per la difesa dei Luoghi Santi della Cristianità. Il libro offre uno spaccato trasversale del Medioevo trevigiano crociato in una miscellanea che documenta e appassiona il lettore, e che riflette la diversità di approccio degli studiosi che hanno espresso nelle loro pagine la lettura di un periodo storico ricchissimo di fascino.
  • Il volume non è l’ennesimo libro storico sull’Ordine dei Templari, quanto piuttosto una serie di riflessioni sui valori simbolici, teologici e filosofici, professati dallo stesso nel corso della sua breve e intensa esperienza storica, culminata in un processo illegale, iniquo e infamante: un’epopea straordinaria che ha lasciato un’impronta spirituale viva e profonda, e ancor oggi, a distanza di secoli, esercita un fascino e un interesse largamente diffusi. La splendida Venezia e i suoi rapporti con il Tempio, in parte anche leggendari, occupano la seconda parte del saggio, con una descrizione delle Precettorie che ebbero vita nella Serenissima, autentico crocevia del Mondo antico nell’Età crociata.
  • Volume dedicata alla millenaria Pieve di San Pietro di Feletto, che costituisce uno scrigno prezioso di arte sacra e spiritualità cristiana, testimonianza ed eredità tra le più alte del Medioevo della Marca trevigiana: il corredo degli affreschi, ed in particolare la Biblia Pauperum costituita dal magnifico ciclo del Credo Apostolico, documentano in modo sublime la catechesi medievale e la teologia Aquileiese. La Pieve ci offre anche uno stimolante interrogativo: l’orientazione di un edificio sacro medioevale può essere stata scelta rispettando precisi criteri dettati dall’osservazione del cielo? Alcune risposte si possono trovare in questo saggio, che dimostrano come nell’età paleocristiana e nel Medioevo vi fosse la consuetudine di allineare l’architettura sacra verso il sorgere o il tramontare del Sole o della Luna in un punto significativo sull’orizzonte in date importanti per il costruttore, come nel giorno del patrono della chiesa o a una delle poche feste dedicate a Maria celebrate durante il Medioevo.     
  • Una rigorosa indagine storica-architettonica su un edificio medievale immeritatamente ancora poco conosciuto.

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