• Prima edizione integrale del memoriale scritto da Giuseppe Gola probabilmente subito dopo la fine del suo rettorato, che può aiutare a capire meglio l'epoca difficile e pericolosa che il rettore Gola, l'Università, l'Italia hanno attraversato negli ultimi anni della seconda guerra mondiale, raccontata da un testimone diretto non privo di passioni. Un'appendice documentaria completa il volume.  
  • Atti del convegno che ha affrontato pressoché tutti i temi ‘forti’ del positivismo riguardanti il nesso tra scienza e filosofia: antropologia, psicologia, biologia, pedagogia, al fine di offrire una visione organica e articolata della scuola padovana, che aveva al suo centro il maggior esponente italiano della filosofia positivistica, Roberto Ardigò. In conclusione, il volume apporta un contributo originale e innovativo alla storia culturale perché dimostra che la vittoria del neoidealismo sul positivismo, già in pieno svolgimento nell’età giolittiana per opera di Croce e Gentile, non fu così lineare ed esaustiva.
  • Un capitolo di storia patria contro l'oppressore straniero.
  • Il volume raccoglie cinque saggi, undici testimonianze e la bibliografia aggiornata di Paolo Sambin, la cui lezione non riguarda solo la prospettiva e il metodo del "fare storia", ma anche e soprattutto lo stile di vita e il nostro modo di rapportarsi con l'"altro".
  • Atti del convegno dedicato all’illustre anatomista e botanico tedesco Johann Wesling (1598-1649). Ne vengono ripercorse la vita e le opere: dalle origini a Minden alla peregrinazione in Europa prima di giungere a Padova; dalla laurea presso questa Università al soggiorno in Egitto, e quindi la sua chiamata alla cattedra di chirurgia e di anatomia dell’Università di Padova e poi anche alla prefettura dell’Orto e alle cattedre di ostensione e di lettura dei semplici. Le sue ricerche culminano con la pubblicazione del manuale Syntagma anatomicum, che ebbe una vasta diffusione in Europa con traduzioni in varie lingue, e rilevante fu il suo contributo all’Orto botanico con l’importazione di numerose piante esotiche. Viene infine affrontato il ruolo svolto dagli studenti tedeschi della natio Germanica artistarum nella storia dello Studio padovano.
  • Una rigorosa indagine storica-architettonica su un edificio medievale immeritatamente ancora poco conosciuto.
  • Il volume raccoglie gli atti del convegno di studi L’eredità di Morgagni, svoltosi nell’Aula Magna del Palazzo del Bo a Padova nel 2012, trecento anni dopo che Giovanni Battista Morgagni aveva inaugurato il suo insegnamento presso lo Studio di Padova con una prolusione in cui presentava il suo progetto anatomo-clinico, ribadendo che «non è possibile conoscere la natura e le cause di alcuna malattia senza la conferma delle sezioni cadaveriche». Il convegno si è svolto in due sessioni: la prima storica con sei contributi, e la seconda contemporanea con tre contributi.
  • Inquisizione è termine che suscita inquietudini: la si associa a riti connotati da atteggiamenti invasivi e persecutori e richiama una iniqua compressione dei diritti difensivi a fronte di accuse sostenute in modo oscuro e perverso. Ma in realtà è una delle Istituzioni più misconosciute e oggetto di luoghi comuni, critiche sommarie e calunnie. In questo volume vengono esaminati processi che si collocano tra il 1596 e il 1745, all’indomani di un celebre caso di eresia che scosse fortemente l’area del Coneglianese, territorio che si collocava nell’ambito della Repubblica di Venezia ove l’Inquisizione era presente sin dal 1249.
  • Studio dedicato a 36 importanti anni nella storia dell'Uiversità di Padova. Vengono attentamente presi in esame il corpo docente e gli studenti, l'organizzazione didattica e scientifica e in particolare gli insegnamenti delle varie Facoltà. Vengono inoltre trascritti i verbali finali dei rettori al Governo.
  • Organica serie di studi e documenti: due moderni contributi introduttivi (G. Zordan e G. M. Varanini) e due "classici" studi (H. Denifle e A. Marchesan) arricchiti da documenti del tempo in latino con relativa traduzione in italiano. Un riferimento obbligato per conoscere una parte della storia di Treviso.
  • Nuova edizione rivista e annotata dell'opera del garibaldino repubblicano e federalista Alberto Mario, che ci conduce per mano all'interno dello «spirito intimo dell'epopea garibaldina». Nonostante le tensioni tra chi sognava la repubblica e chi sosteneva la monarchia, emerge da queste pagine il profondo rispetto di qualcosa di più alto, che univa gli spiriti e fondava una nazione: l'Italia.
  • Nel panorama della letteratura risorgimentale, quest'opera del garibaldino Alberto Mario (Lendinara, 1825-1883) apparve con l’intento di ricostruire «lo spirito intimo dell’epopea garibaldina», e pur non raggiundo il livello di popolarità cui pervennero altri libri di ricordi di scrittori-soldati ebbe varie riprese nel corso del Novecento.
  • Studio dedicato al completamento architettonico del XIX secolo della fabbrica di San Nicolò (la chiesa più grande della città di Treviso), che si configura come diretta continuazione storica, architettonica e 'materiale' del cantiere trecentesco lasciato interrotto dalla comunità domenicana.
  • Dal 29 aprile al 15 maggio 1945 il paese di Codevigo (PD) diventa il teatro dell’eccidio di 137 militari e civili repubblichini ad opera di partigiani garibaldini ravennati e di alcuni reparti armati del Gruppo di combattimento “Cremona”: una rappresaglia in grande stile che induce a pensare ad un “piano” premeditato. Una pagina di storia dolorosa, nascosta, ignorata, sommersa e riemersa. Un tema straziante e scomodo sul quale la paura e l’omertà dopo la Liberazione hanno messo la sordina. Il libro è frutto di un’attenta ricerca archivistica da fonti italiane e straniere. In Appendice è riprodotto integralmente un documento di grande importanza storica: il Rapporto segreto a Mussolini sulla costruzione di una rete organizzativa permanente per la fase successiva alla caduta del fascismo.

Titolo

Torna in cima