• La ricostruzione del rapporto tra il Concilio Vaticano II (1962-1965) e la figura del teologo veneziano Germano Pattaro, che ne fu precursore, interprete, divulgatore, ha fatto emergere anche nel presente volume la grandezza della carità intellettuale che ha animato l’intera esistenza del sacerdote veneziano. Intorno a lui si sono sviluppati, in profonda ed amabile collaborazione con i laici, quei molteplici impegni ecclesiali, ben vivi ancor oggi nella chiesa veneziana e non solo, di cui vi è ampia traccia nelle pagine qui raccolte. In particolare emerge la necessità di uno studio indefesso che, nella preghiera instancabile, animi e accompagni l’esercizio del ministero presbiterale.
  • Dal 29 aprile al 15 maggio 1945 il paese di Codevigo (PD) diventa il teatro dell’eccidio di 137 militari e civili repubblichini ad opera di partigiani garibaldini ravennati e di alcuni reparti armati del Gruppo di combattimento “Cremona”: una rappresaglia in grande stile che induce a pensare ad un “piano” premeditato. Una pagina di storia dolorosa, nascosta, ignorata, sommersa e riemersa. Un tema straziante e scomodo sul quale la paura e l’omertà dopo la Liberazione hanno messo la sordina. Il libro è frutto di un’attenta ricerca archivistica da fonti italiane e straniere. In Appendice è riprodotto integralmente un documento di grande importanza storica: il Rapporto segreto a Mussolini sulla costruzione di una rete organizzativa permanente per la fase successiva alla caduta del fascismo.
  • Le autrici immaginano che il narratore del libro sia il fiume Meschio, che attraversa da nord a sud l’abitato di Vittorio Veneto, formato dalle due città di Ceneda e Serravalle. Nel volume si esaminano i molteplici aspetti della storia di queste località: geografico, storico, artistico, letterario e religioso, inserendoli e rapportandoli ad un più ampio contesto nazionale. Le scrittrici, dando voce al Meschio, hanno descritto tutti gli aspetti della vita antica e moderna sviluppatasi sulle sue sponde e all’intorno, mettendo in risalto la presenza di chiese, palazzi e musei, descrivendo Vittorio Veneto come la città-giardino ai piedi delle Prealpi bellunesi e del Cansiglio.
  • Il dramma della vita di guerra e il profugato. Montebelluna fu “città al fronte” e centro di raccolta degli sfollati dei comuni limitrofi, ove si concentrarono migliaia di soldati. Fu sistematico bersaglio strategico delle artiglierie nemiche, e avamposto della volontà politica di mantenere in vita, per quanto possibile, la vita civile e l’attività rurale allo scopo di evitare lo sgombero totale della destra Piave. In questo libro parlano le carte dei poveri e dei soldati, dei commissari prefettizi e degli impiegati comunali, dei parroci e delle donne; non c’è la “grande storia” e il discorso “politico-militare”.
  • Saggi di storia civile, sociale e religiosa del paese di Giavera del Montello e di storia dell'arte e dell'architettura della vecchia chiesa parrocchiale
  • La prima pubblicazione organica dedicata alla storia, alla vita civile, sociale e religiosa del comune di Monfumo, nei colli Asolani (Treviso).
  • Vita civile, sociale e religiosa del paese di Barbisano, in comune di Pieve di Soligo (Treviso), attraverso l'Ottocento e il Novecento.
  • Organica serie di studi e documenti: due moderni contributi introduttivi (G. Zordan e G. M. Varanini) e due "classici" studi (H. Denifle e A. Marchesan) arricchiti da documenti del tempo in latino con relativa traduzione in italiano. Un riferimento obbligato per conoscere una parte della storia di Treviso.
  • Miscellanea di studi in occasione dell'80° compleanno di Aldo Stella promossa da Giorgio Cracco, Elisabeth G. Gleason, Giulio Guderzo e Paolo Pecorari con il patrocinio dell’Accademia Olimpica di Vicenza. Saggi di Giuseppe Galasso, Danilo Veneruso, Giorgio Fedalto, Gregorio Piaia, Lech Szczucki, Giovanni Zalin, Fiammetta Bada, Gino Benzoni, Marion L. Kuntz, Karl-Heinz Ludwig, Rainer Wohlfeil, Margaret L. King, John Tedeschi, Angelo Turchini, Annibale Zambarbieri, Isabella Superti Furga, Pier Cesare Ioly Zorattini, Giovanni Silvano, Luciana Morassi, Paolo Marangon, Paolo Pecorari, Paolo Simoncelli, Maurizio Reberschak, Mario Richter.
  • Il volume ci presenta quali erano le condizioni di vita nelle prigioni veneziane: strutture pubbliche finalizzate alla reclusione conosciute a partire dal XII secolo. I soggetti rinchiusi erano criminali condannati a pena detentiva, debitori inadempienti, prigionieri di guerra, i sospettati di gravi reati, i catturati in flagranza di reato nell’attesa del processo o dell’esecuzione di pena diversa. La gestione della «prexon» si reggeva su un poderoso apparato che svolgeva mansioni burocratiche, di gestione dei reclusi, di ristrutturazioni, di assistenza economica e spirituale ai prigionieri, ecc.
  • Una rigorosa indagine storica-architettonica su un edificio medievale immeritatamente ancora poco conosciuto.
  • Tascabile d'avventura e fantascienza per una spy-story fuori dal comune.
  • Affettuosa ma penetrante critica dell'immagine che i trevigiani danno di sé a chi, pur inserito nel tessuto sociale della città, non può vantarne i natali.
  • Una storia giocata sul contrasto chiaroscurale del pensiero e del sogno. Brevi incontri di strada, sfondi agresti e urbani, veloci dialoghi che intrecciano di realtà il sostrato onirico della narrazione in una continua ambiguità tra immaginario e reale.
  • Dalla Prefazione di Manlio Cortelazzo:  "La parte centrale di questo poemetto, di cui non si può negare l'originalità, è costituita da un lungo e fitto dialogo tra un sacrestano (il nònsolo del titolo) - trent´anni di vita dura e sempre eguale - e un Gesù Cristo venetizzato, estremamente cauto nei giudizi e bonario nel tratto, sempre preoccupato di non offendere il suo interlocutore. (...) Il poemetto è un banco di prova di quanto può fare il dialetto, anche in confronto con l´italiano: e il paragone non è sempre a suo sfavore".

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